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Suzuka, un mondiale durato tre anni

La rivalità epica di Senna e Prost: un duello di passione e strategia in F1

Fonte: Getty Images

Quella tra il Brasiliano Ayrton Senna e il Francese Alain Prost è ancora oggi considerata la battaglia più avvincente e appassionante della Formula Uno e forse anche tra quelle dello sport in generale.

La Formula Uno, negli ultimi anni e più precisamente dal 2016, ha vissuto un periodo di espansione globale esponenziale coinvolgendo anche quei ragazzi della nuova generazione che non sono cresciuti in un “contesto motoristico” dove questa passione e questo sport vengono praticati e vissuti quotidianamente.

Da ragazza che fa parte di questa generazione (ma cresciuta invece in quell’ambiente) mi rendo conto che molti non conoscono la storia di tale rivalità sportiva, se non i nomi dei due campioni che è quasi impossibile per chiunque non conoscere.

Questa battaglia è durata ben cinque anni ma ha vissuto il suo periodo d’oro dal 1988 al 1990, ovvero dal giorno in cui Ayrton Senna arriva in McLaren al posto di Stefan Johansson, diventando compagno di scuderia di Alain Prost.

1988, il primo anno

La scelta della scuderia Inglese si rivelò vincente perché nel 1988 con la coppia Prost-Senna riuscì a vincere sia il mondiale costruttori che quello piloti proprio col nuovo arrivato, prendendosi la rivincita in entrambe le classifiche dopo il dominio dell’annata precedente da parte della Williams e Piquet. Alain Prost aveva un ruolo chiave nella scuderia facendone parte dal 1984 e avendo vinto il mondiale piloti 1985 e 1986, era primo pilota e quindi parte integrante anche dello sviluppo a stretto contatto con gli ingegneri.

1989, l’inizio della fine

Il 1989 fu l’anno che inaugurò il biennio tanto infuocato quanto polemizzato. Questo periodo apriva non solo un nuovo capitolo nella storia della massima competizione automobilistica, ma anche nella rivalità tra i due che infatti incominciò a cambiare (e a peggiorare) radicalmente e velocemente.

Quell’anno Prost era pronto a prendersi la rivincita, Senna invece a mantenere il titolo in carica e cosa accade quando due campioni dell’Olimpo F1 hanno lo stesso obiettivo per motivazioni diverse?

1990, il traguardo finale

Il 1990 fu l’epilogo di questa storia d’amore tormentata. Sì, perché i due in realtà si stimavano molto per il potenziale individuale che riusciva a trarre il massimo l’uno dall’altro non rendendo facile la conquista del titolo per il quale lottavano entrambi. E anche perché ai veri campioni non piace vincere facile.

Articolo scritto da Iolanda Cozzolino

Cresciuta tra il profumo di benzina e l'essenza dei motori. Studentessa di Sociologia e comunicazione, per tutti "casco matto"

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