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“Ladies Football Club” di Stefano Massini

Un Manifesto Futurista del Calcio Femminile, con le sue grida, un linguaggio efficace e sintetico, veloce e incisivo ma soprattutto con la sua storia.

Una storia di “coraggio, audacia e ribellione” che si costituiranno gli “elementi essenziali” in 188 pagine in cui 11 donne decisero di cambiare il corso degli eventi del panorama sportivo mondiale.

È tutto talmente galoppante che sembra dannatamente vero.

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Sai che non è così ma ti cali nella realtà e immagini le possibilità, pensi alle difficoltà che le donne hanno avuto e hanno per affermare la loro identità e la loro voglia di essere indipendenti.

Massini ne fa anche una questione di DNA.

Sceglie Sheffield dove la palla iniziò a rotolare, per tutti. Per 88 pagine ci regala il contesto, le descrizioni, i personaggi, le donne, le operaie.

E allora il codice genetico condiziona chi nasce su quella terra, che sia uomo o che sia donna, perché può non piacerti, puoi non seguire le partite nel fine settimana, ma il Calcio fa parte di te.

Esattamente come l’indole di chi ogni giorno varca i cancelli di una fabbrica, soprattutto nei primi anni del ‘900, dove lavorare voleva dire combattere ma come scrive Marx senza unità dei combattenti non c’è vittoria.

E allora quelle donne si mettono insieme, combattono e vincono.

Undici proiettili di cui uno con gli occhiali” contro tutti e tutto, contro lo scetticismo e la morale, che sanno che se vogliono cambiare le cose devono stupire.

I libro di Massini è la perfetta metafora delle donne che decidono di affrontare le sfide, attraverso le loro paure, le loro insicurezze, i loro sbagli ma la loro meravigliosa caparbietà.

Perché una donna può anche volere qualcosa, con tutta se stessa, ma niente la smuove come sentire di perderlo, o ancora peggio: che è lei a giocarsi contro.”

Potrebbe non piacervi, potrebbe non stupirvi, ma qualche riflessione ve la farà sicuramente fare.

“Ladies Football Club” di Stefano Massini, Mondadori

Articolo scritto da Matteo Schiavone

Maturità scientifica, centrocampista non sufficientemente abile per fare il professionista con continuità, laureato in Scienze Motorie e specializzato in Management dello sport, Allenatore di Calcio e Calcio a 5 (Futsal ci piace di più) dal 2007, appassionato di Storia, Musica e Cinema con scarse attitudini allo studio ma spiccate inclinazioni alla curiosità.

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