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Diario di un Allenatore. 8 Marzo

Mariella BonsanguePazze e Coscienti, guidate da emozioni ormonali, cervelli intuitivi e comportamenti vincenti.

Bambine, figlie, madri, donne che sanno andare oltre l’ostacolo, che sanno superare i propri limiti e sanno scriverne altri con una facilità superiore a quella degli uomini in un mondo che le vede sempre più protagoniste sia di se stesse sia delle posizioni che meritano.

Le donne nello Sport sono il riflesso delle loro battaglie migliori fuori dal campo di gioco, dalla pista, dalla vasca, dalla palestra.

Sono l’espressione della psicolabile determinazione di chi vuole raggiungere un risultato chiedendo ciclicamente perché, cercando continuamente risposte e motivazioni sul dove arrivare, come arrivarci e sul quando farlo.

La sicurezza che va ribadita, esaltata, convinta e strutturata attraverso le rassicurazioni e l’assoluto silenzio nel quale un uomo deve, comunque sbagliando, cercare di generare.

Una donna non deve solo sapere di essere la migliore, vuole che le venga dimostrato, provato, che non sia parte di un progetto ma che sia il progetto stesso, che sia parte centrale della storia che porta alla vittoria.

La donna deve credere in quello che proponi, lo studia, lo assimila, lo critica e lo sovverte ma quando lo fa suo esce dagli schemi, ti regala se stessa e anche qualcosa di più. Ti toglie anni di vita nella costruzione di una prestazione, te ne regala altrettanti se riesci a portarla dalla tua parte.

Cattive, umorali ed ironiche sempre sul filo della suscettibilità e della rabbia pronte a gettarsi nel fuoco della battaglia a prescindere dal risultato, se il risultato è la prova stessa, la prova che loro possono competere con tutti, senza se e senza ma.

Perché le donne amano i però, i nonostante, i forse ma non vogliono che gli si vengano presentati, sono loro che devono metterli, sono loro che devono gestire i dubbi, sono loro che fanno domande e non amano che le risposte siano vaghe.

Qualcuno dice che lo sport sia Donna.

Io dico che lo Sport, quello con la S maiuscola, quello che emoziona, coinvolge, spinge, soffre e fa soffrire, quello che vive a prescindere da dove e quando si fa ha un maledetto bisogno delle Donne, quelle con la D maiuscola quelle che sanno guardarti e farti perdere la strada, quelle che piangono e non si nascondono, quelle che pretendono e non cercano negli uomini le risposte, quelle che sanno cambiare senza cambiarsi.

Lo Sport non è Donna, è la Donna che rende migliore ogni cosa, anche lo Sport.

Articolo scritto da Matteo Schiavone

Maturità scientifica, centrocampista non sufficientemente abile per fare il professionista con continuità, laureato in Scienze Motorie e specializzato in Management dello sport, Allenatore di Calcio e Calcio a 5 (Futsal ci piace di più) dal 2007, appassionato di Storia, Musica e Cinema con scarse attitudini allo studio ma spiccate inclinazioni alla curiosità.

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